Se sei fra i neofiti o i curiosi, forse qualche termine non ti è proprio chiaro: partiamo proprio dalle basi, allora!
Ovvero da quello che è il significato di BDSM. È chiaro che siamo dinanzi ad un acronimo, in lingua inglese per la precisione, che raccoglie le iniziali delle principali pratiche che una coppia BDSM può intraprendere:
- B&D: Bondage e Disciplina
- D/s o Ds: Dominazione e Sottomissione
- S&M o SM: Sadismo e Masochismo
Tali pratiche hanno certamente un fil rouge comune, ma sono molto diverse fra loro e non è detto che chi ha incontri BDSM debba eseguirle tutte. Molto più spesso, invece, si prediligono solo alcune di queste con buona pace del resto.
In linea generale, questi rapporti vedono protagonisti due o più soggetti (spesso conosciuti nei siti bdsm online), che interpretano delle precise dinamiche di dominazione e sottomissione sessuale a livelli differenti. Il disequilibrio del potere è sempre il punto focale di ogni incontro, che si tratti di semplice bondage con calze di seta o di un più deciso rapporto sadomaso.
Ciò che è importantissimo e che è alla base di tutto è la consensualità delle parti, il rispetto per precise regole che vanno a definire l’etica di questo intrigante gioco sessuale.
Solo persone adulte e consenzienti possono approcciarsi a tali particolari discipline, nel rispetto del RACK, il Risk Aware Consensual Kink, ovvero la consapevolezza di intraprendere un rapporto ed accettarne il rischio intrinseco che comporta, fermo restando che può essere fermato in qualunque momento, se pronunciata la safe word.
Prima di addentrarci oltre nel discorso e nelle regole legate al BDSM, è bene prendere dimestichezza con i termini più comuni legati all’ambiente.
Master
Persona di sesso maschile che all’interno di un incontro BDSM domina il gioco erotico. Di fatto, ordina e gestisce ogni aspetto del rapporto, senza possibilità di replica da parte del sottomesso.
Mistress
È la variante femminile del Master, ovvero una donna che domina il rapporto.
Slave
Slave è lo schiavo, ovvero il sottomesso o la sottomessa. È colui che all’interno di queste dinamiche deve eseguire tutti gli ordini imposti, anche se questi contemplano l’umiliazione fisica e/o psicologica.
La sua soddisfazione orgasmica arriva non necessariamente dall’atto sessuale vero e proprio, ma dall’aver ubbidito diligentemente a tutti gli ordini. Infatti, non è un caso che molti incontri BDSM siano “bianchi”, ovvero non sia prevista la penetrazione sessuale.
Switch
È una figura dinamica, che non sempre si trova nella stessa posizione di master/mistress o di slave, ma ama cambiare a seconda del momento o della persona con la quale si trova.
Safe word
È la parola di sicurezza, un frase o una parola secca che indica al dominatore che si è andati troppo oltre con il gioco e si ha intenzione di interrompere il tutto.
Tale safe word è da decidere prima del rapporto, in modo tale da concordarla senza ombra di dubbio. È una delle regole principali da rispettare per chiunque intenda fare incontri BDSM, specie se si tratta di situazioni occasionali.
Aftercare
È la parte “tenera” del BDSM, dei rapporti sadomaso in particolar modo, che avviene alla fine dell’incontro.
Qui il dominatore si prende cura dello slave accudendo le eventuali ferite. In questo frangente, si crea un momento molto intimo, fatto anche di complicità.