Restando in tema di neofiti, se vuoi comprendere come praticare BDSM ed entrare nel dolce gioco di sottomissione e dominazione sessuale, ti segnaliamo quelle che, secondo noi, sono le 5 regole fondamentali per iniziare.
In questo articolo affronteremo i seguenti argomenti:
- Dominazione sessuale: 5 regole per iniziare
- Trovare la persona giusta
- Discutere il consenso con il partner
- Scegliere la safe word prima del rapporto
- Determinare il proprio ruolo
- Non strafare
Ti suggeriamo di seguirle tutte con attenzione, perché sono regole semplici e proprio per questo molti tendono a sottovalutarle e a non rispettarle come invece si dovrebbe con il risultato non solo di non godersi appieno un rapporto BDSM, ma anche di farsi male (e non poco!)
1. Trovare la persona giusta
No, non è mai banale questo punto. E ti spieghiamo perché.
Ci sono diversi ambiti e pratiche all’interno degli incontri BDSM e non è detto che tutti facciano al tuo caso, che tu riesca ad interpretarli e sostenerli tutti. Specie se sei un novellino.
Ecco perché devi trovare qualcuno che ti dia la giusta attenzione, spazio e, perché no, premura. In tal senso, cercare una persona sulle chat BDSM ti consente di andare con i piedi di piombo, di conoscere la persona con la quale incontrarsi per un appuntamento che sappia rispettare il tuo ritmo e la tua ignoranza (con accezione positiva) sul tema.
Sii aperto alla comunicazione, esprimi i tuoi dubbi: è il primo passo non solo per approcciarti a questo mondo, ma anche per capire se chi hai davanti è davvero la persona giusta per te.
Tale discorso vale anche se hai ambizioni di dominazione sessuale, non solo se sei uno slave. Considera che non te la caverai con uno spanking sempliciotto: per quello, basta anche essere dei tradizionali vanilla!
2. Discutere il consenso con il partner
La consensualità è alla base di ogni rapporto BDSM, poiché deve esserci un clima di perfetta fiducia nei confronti del partner, specie se si hanno rapporti sadomaso o masochisti che possono comprendere dinamiche più strong.
Dunque, prima di un rapporto, specie se si ha a che fare con un partner occasionale, è bene discutere il consenso circa i vari aspetti, i limiti necessari da adottare per non far sì che il tutto si trasformi in una brutta esperienza.
3. Scegliere la safe word prima del rapporto
Vale lo stesso discorso relativo alla discussione del consenso. La scelta della safe word, della parola di sicurezza è un punto necessario e da compiere prima di iniziare il gioco erotico.
Ti consigliamo di optare per una parola secca, semplice da ricordare e da pronunciare (metti caso tu abbia una bavaglio o giù di lì…), che al momento opportuno possa dare lo stop se il gioco si fa troppo duro da sostenere.
In alcuni casi, ci sono partner che optano per il cosiddetto “semaforo”. In pratica, si utilizzano i colori del semaforo per indicare lo stato del momento: rosso per “fermati subito”; giallo per “rallenta” o “mi sento a disagio/sono al limite”; verde per dire “continua pure”.
Diciamo che la scelta del semaforo come safe word può essere maggiormente consigliata a partner che ancora non hanno una certa affinità o che, comunque, si trovano al loro primo incontro BDSM.
4. Determinare il proprio ruolo
Cosa vuoi essere nel gioco: dominatore o sottomesso? Oppure ti piacciono entrambi? Diciamo che, al di là delle idee che si hanno prima di un rapporto, provare è l’unico modo per sapere davvero cosa piace.
Magari credi di essere un dominatore, ma poi scopri che da sottomesso ti diverti di più o viceversa. Oppure può capitare che fino a quel momento hai interpretato sempre il medesimo ruolo, ma che quel nuovo partner ti ispiri in maniera differente dal solito.
Di certo, parlando di sesso, non ci sono etichette per forza definite ed immutabili, anzi. È pur sempre un gioco e sperimentare è nella natura di questi. Allo stesso tempo, è anche necessario che in un preciso incontro si debba definire quale ruolo interpretare, nel pieno consenso ed accettazione da parte dell’altro.
5. Non strafare
Fare incontri BDSM non vuol dire provare di tutto e di più in una sera, specie se è la prima in assoluto o la prima con quella persona.
Ci sono cose che potrebbero non piacerti affatto e per le quali non sei predisposto come invece credevi. Procedi per gradi, invece, esplora questo mondo con passo deciso ma lento, facendoti guidare – magari – da chi è più esperto di te.
Imparerai non solo di più sull’universo BDSM, ma anche sui tuoi limiti, su cosa ti piace di più e cosa no.
Inoltre, è molto importante non compiacere il proprio partner, se si comprende che il proprio limite è stato superato. E ciò vale in linea generale, ma soprattutto se hai qualche problema di salute o un’esperienza traumatica alle spalle, che determinate azioni e/o comportamenti potrebbero scatenare. Anzi, in questi particolari casi, è bene dirlo prima di intraprendere il gioco erotico.
Psicologia BDSM: è solo perversione?
Questo è il classico cliché di chi guarda dall’esterno chi fa BDSM. Si pensa che dietro ci sia solo voglia di sesso perverso, di dare sfogo a pratiche violente e crude, quasi al limite dell’instabilità mentale.
Niente di più falso.
Chi pratica BDSM ha solo una concezione del sesso differente, più libera e meno vincolata da stereotipi. A dirlo non siamo noi soltanto, ma anche studi e ricerche di settore.
Diciamo che la morale bigotta ha sempre condannato ogni tipo di fantasia sessuale, specie quando così diversa dal solito: impossibile inquadrare un rapporto come normale, se di mezzo di sono funi e lacci per il bondage o frustini per lo spanking.
Eppure, anche all’interno del “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali”, principale guida medica del benessere e delle patologie mentali, le pratiche BDSM sono state depennate e non rientrano più in alcun modo, neanche come parafilie.
Studi e ricerche
A sostegno di quanto dice la psicologia del BDSM, abbiamo studi e ricerche davvero interessanti.
Il primo che citiamo è quello pubblicato sul Journal of Sexual Medicine dal titolo “Psychological Characteristics of BDSM Practitioners”. Tale studio è stato realizzato dai ricercatori Andreas Wismeijer e Marcel van Assen dell’università di Tilburg, in Olanda.
Il campione analizzato ha preso in considerazione 902 soggetti praticanti del BDSM e 434 soggetti vanilla, ovvero quelli che praticano il sesso intenso come tradizionale. I soggetti hanno risposto ad una lunga serie di quesiti relativi alla propria personalità, al modo di approcciarsi agli altri, a situazioni varie ed al sesso stesso.
Mistress e master sono risultati persone molto estroverse ed equilibrate, aperte a nuove esperienze e situazioni, ma soprattutto con una consapevolezza di sé molto alta. Anche gli switch e gli slave hanno dimostrato di possedere tali caratteristiche, solo in maniera minore rispetto ai dominatori sessuali.
Gli intervistati vanilla, invece, si sono dimostrati come persone con un peso nevrotico importante e a più livelli, con una grande difficoltà a gestire e – ancor più – ad accettare il rifiuto altrui. Inoltre, hanno palesato di avere ben poca consapevolezza di sé.
Altro studio interessante è quello pubblicato sempre sul Journal of Sexual Medicine e ripreso anche da Sciencedirect.com, dal titolo “Is Bondage and Discipline, Dominance and Submission, and Sadomasochism Recreational Leisure? A Descriptive Exploratory Investigation”.
La ricerca è stata condotta da un team di docenti e ricercatori americani – afferenti a più università e centri specializzati sullo studio del sesso – su di un campione di 935 soggetti dediti ad incontri BDSM, che hanno risposto ad un questionario online. I dati hanno dimostrato che questa disciplina è associata ad un senso di libertà personale nell’89,7% dei partecipanti; al piacere o divertimento nel 98,5%, ma anche al senso di avventura (90,7%), alla pratica di abilità personali (90,8 %), al rilassamento o alla diminuzione dello stress (91,4%), all’autoespressione o esplorazione di sé e dei propri limiti (90,6%).
Inoltre, ben il 96,6% ha ammesso di provare sempre o quasi sempre delle emozioni positive durante un rapporto BDSM.
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aggiunta terminata. le app non le ho messe tutte, perché alcune non le ho trovate da nessuna parte e una era un sito